Motori di ricerca Italiani. Quali sono?

Motori di Ricerca Italiani: Che Fine Hanno Fatto?



Un'analisi del mercato italiano, dominato da Google, e una panoramica storica dei motori di ricerca "Made in Italy" come Arianna, Virgilio e Tiscali.

Motori di ricerca italiani

 Il panorama dei motori di ricerca in Italia è dominato da Google.

Motori di ricerca in Italia 


 
Indice

Il Mercato Italiano: un Monopolio di Fatto

In Italia, il panorama dei motori di ricerca è significativamente meno diversificato rispetto ad altri paesi. Google detiene una quota di mercato schiacciante, spesso superiore al 95%. Gli unici altri attori con una presenza minima, ma statisticamente rilevabile, sono Bing (di Microsoft) e, in misura minore, Yahoo! (che utilizza l'indice di Bing).

Questa situazione rende l'Italia uno dei paesi industrializzati con la minore concorrenza nel campo della ricerca web. Ma non è sempre stato così. Negli anni '90 e primi 2000, l'Italia aveva i suoi protagonisti: motori di ricerca che oggi si sono evoluti, o sono stati assorbiti, in qualcosa di diverso.

L'Era dei Portali: Virgilio, Libero (Arianna) e Tiscali

Molti dei "motori di ricerca italiani" che gli utenti meno giovani ricordano non sono scomparsi, ma hanno cambiato natura. Sono diventati **portali verticali**: grandi aggregatori di contenuti, notizie, servizi email e community, che non gestiscono più in proprio la tecnologia di ricerca.

Libero / Arianna e Virgilio (Italiaonline)

Arianna è stato uno dei primi e più noti motori di ricerca "Made in Italy", poi confluito in Libero. Insieme a Virgilio (nato in seno a Telecom Italia), rappresentava la porta d'accesso al web per milioni di italiani nell'era pre-Google.

Oggi, entrambi i brand fanno parte del gruppo Italiaonline. Hanno abbandonato da tempo la pretesa di essere motori di ricerca tecnologici e si sono consolidati come portali di informazione e servizi (email, notizie, meteo). Per la funzione di ricerca interna al loro sito, si appoggiano a motori di ricerca esterni, principalmente Bing.

Tiscali e Kataweb

Tiscali, nata come provider di telecomunicazioni, ha sempre avuto un portale molto frequentato che offriva anche una funzione di ricerca. Similmente, Kataweb (del gruppo GEDI, ex Gruppo L'Espresso) era un portale di contenuti e notizie che si appoggiava a motori esterni per la ricerca.

Entrambi rappresentano lo stesso modello di business di Virgilio e Libero: la vocazione di "motore di ricerca" è stata persa in favore di quella di "media company" e aggregatore di notizie.

Perché non esiste un "Google Italiano"?

La domanda sul perché l'Italia (o l'Europa) non abbia un concorrente di Google è complessa e le ragioni sono molteplici:

  • Costi di Infrastruttura: Un motore di ricerca globale richiede un investimento incalcolabile. I crawler devono scansionare e indicizzare miliardi di pagine ogni giorno, un costo in termini di server e larghezza di banda che solo poche aziende al mondo possono sostenere.
  • Ricerca e Sviluppo (R&D): L'algoritmo di ranking è il vero "segreto". Google investe decine di miliardi ogni anno in Intelligenza Artificiale e machine learning per migliorare la pertinenza dei suoi risultati.
  • Abitudine dell'Utenza (Network Effect): Gli utenti sono abituati all'interfaccia e alla velocità di Google. "Googolare" è diventato un verbo. Spezzare questa abitudine richiede un prodotto non solo uguale, ma palesemente superiore, cosa estremamente difficile.

Progetti Innovativi e di Nicchia

Nonostante il monopolio, ci sono stati e ci sono progetti italiani che tentano di offrire un'alternativa, spesso focalizzandosi su una nicchia specifica.

Rhesis FM

Da segnalare è il motore di ricerca Rhesis FM, che si propone con un approccio diverso. Oltre a utilizzare parametri etici e tutelare la privacy (aggregando risultati da più motori), è uno strumento utile per i professionisti SEO. Suggerisce infatti parole chiave correlate e ne indica i volumi, aiutando a intercettare nuovi trend di ricerca.

Il caso Istella

Un progetto degno di nota è stato Istella (ormai non più attivo come motore di ricerca). Nato con l'ambizione di diventare il "motore di ricerca europeo" e di mappare in particolare il web italiano, era un progetto tecnologicamente avanzato. Nonostante le buone premesse, il progetto non è riuscito a scalfire il dominio dei colossi e ha interrotto il suo servizio di ricerca pubblica.

Dalla Storia alla Pratica SEO
Conoscere la storia dei motori di ricerca aiuta a capire perché la SEO (Search Engine Optimization) oggi sia focalizzata quasi esclusivamente su Google e Bing. Per approfondire le tecniche di posizionamento, puoi consultare i nostri corsi di formazione o inviare una richiesta tramite la pagina contatti.